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Taratura, Strategie e Tecniche di Ottimizzazione dell’Anticipo di Accensione

1. Comprendere il Controllo dell’Anticipo della ECU

Prima di procedere con la regolazione dell’anticipo, è fondamentale comprendere come la ECU gestisce l’accensione e il rilevamento del battito in testa (knock). Ogni ECU ha il proprio metodo per controllare l’anticipo, e alcuni aspetti chiave da considerare sono:

  • Mappa principale di anticipo: definisce l’anticipo base in funzione di carico e RPM.
  • Strategie di rilevamento knock: la ECU monitora i sensori di battito in testa e può intervenire in tempo reale.
  • Correzioni in tempo reale: la ECU può ridurre l’anticipo se rileva knock e in alcuni casi riadattarlo nel tempo.

⚠️ Importante: Anche se molte ECU moderne hanno ottimi sistemi di rilevamento knock, è consigliabile verificare la loro precisione con strumenti di ascolto in cuffia.


2. Registrazione Dati per l’Ottimizzazione dell’Anticipo

Per effettuare la taratura, è essenziale raccogliere dati tramite datalogging, registrando i seguenti parametri:

Anticipo di accensione attuale
Giri motore (RPM)
Carico motore (g/cyl – g/rev – %)
Knock feedback (se la ECU lo supporta)

Questi dati ci permettono di individuare quale zona della mappa di accensione sta utilizzando la ECU in ogni momento e se il motore sta lavorando correttamente senza knock.


3. Processo di Taratura dell’Anticipo di Accensione

Fase 1: Identificare la Fascia di Carico e RPM da Modificare

Poiché il tuning si concentra principalmente sulla mappa di pieno carico, si eseguono test a farfalla completamente aperta (WOT) per individuare i punti della mappa da modificare.

Fase 2: Aggiungere Avanzamento all’Anticipo

  • Si esegue un test iniziale per registrare la potenza e la presenza di knock.
  • Se non è presente knock, si aggiungono 2° di anticipo in tutta la zona della mappa utilizzata nel test.
  • Si ripete il test per valutare l’impatto su potenza e coppia.

⚠️ Se la potenza aumenta senza knock, significa che ci stiamo avvicinando al miglior anticipo (MBT – Minimum Best Timing).

Fase 3: Identificare il Punto Ottimale (MBT o Knock Limitato)

  • Se aumentando l’anticipo la potenza non migliora, significa che il valore ottimale è stato già raggiunto, quindi si riportano quei valori alla condizione originale.
  • Se il knock si manifesta, significa che il motore è knock-limited, e in quel caso bisogna arretrare l’anticipo di 2-3° come margine di sicurezza.

🔧 Ripetere il processo finché si ottiene il miglior equilibrio tra potenza e sicurezza.


4. Ottimizzazione dell’Anticipo nei Motori Turbo

Nei motori sovralimentati il procedimento è più complesso, perché il rischio di knock è maggiore. Si segue un approccio progressivo:

  1. Si parte con la pressione minima della wastegate, ottimizzando l’anticipo a quel livello di carico.
  2. Si aumenta progressivamente la pressione di sovralimentazione, adattando l’anticipo.
  3. Si ripete il processo fino a raggiungere la pressione di boost target, assicurandosi che il motore rimanga efficiente e sicuro.

📌 Attenzione: Con l’aumento della pressione di sovralimentazione, spesso l’anticipo deve essere ridotto per evitare knock.


5. Gestione dell’Anticipo nelle Aree di Minimo e Crociera

La mappa di serie della ECU è solitamente molto ben calibrata per il regime di minimo e crociera, quindi queste aree vengono lasciate invariate, a meno che non si rilevino problemi di knock.

Tuttavia, è utile effettuare un logging in condizioni di guida normale per confermare che non ci siano problemi di knock durante:

  • Crociera costante
  • Leggere accelerazioni

Se il logger supporta un istogramma di knock in base a carico e RPM, questo può aiutare a individuare con precisione le zone in cui è necessario modificare l’anticipo.


6. Cosa Fare se il Motore Soffre di Knock con la Mappa Originale?

Può capitare che anche un motore completamente stock soffra di knock con la mappa originale. Questo può essere dovuto all’uso di carburante con un numero di ottani inferiore a quello previsto dal costruttore.

In questi casi, la strategia da adottare è:

  • Ridurre l’anticipo nelle aree soggette a knock per prevenirlo.
  • Stabilizzare il comportamento della ECU, evitando che il knock control sistemi ritardi l’accensione in modo erratico.

📌 Vantaggi di questa modifica:

  • Migliore stabilità dell’anticipo di accensione.
  • Maggiore fluidità nell’erogazione della potenza.
  • Possibile aumento della potenza rispetto a un motore che subisce continui ritardi d’accensione per il knock.

7. Affinamento Finale della Mappa di Accensione

Quando si effettuano modifiche alla mappa di anticipo, è importante mantenere una transizione fluida tra le diverse celle della tabella.

📌 Regola generale:
Evitare variazioni superiori a 4-5 gradi tra celle adiacenti per non compromettere la guidabilità.
Rendere la curva di anticipo il più progressiva possibile per evitare cambi bruschi nell’erogazione della potenza.


Conclusione

L’ottimizzazione dell’anticipo di accensione è un processo fondamentale per migliorare prestazioni, efficienza e sicurezza del motore.

🔹 Ricapitolando:
✔️ Si inizia con logging e verifica del knock.
✔️ Si aggiunge anticipo progressivamente finché si ottiene più potenza o si raggiunge MBT.
✔️ Se si manifesta knock, si arretra l’anticipo per sicurezza.
✔️ Nei motori turbo, si lavora progressivamente con l’aumento della pressione di sovralimentazione.
✔️ Se il motore stock soffre di knock, si riduce l’anticipo nelle aree problematiche.

Un’accurata taratura dell’anticipo può migliorare le prestazioni del motore senza compromettere la sua affidabilità, garantendo un’erogazione di potenza più fluida ed efficace. 🚗💨

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Taratura dell’Iniezione: Strategie per un’Ottima Regolazione del Carburante

La taratura dell’iniezione in una ECU originale (OE ECU) è generalmente più semplice rispetto a una ECU stand-alone, ma richiede un approccio corretto per ottenere risultati ottimali. L’ECU solitamente misura la massa d’aria tramite un sensore MAF (Mass Air Flow). Se la calibrazione del sensore MAF e i dati degli iniettori sono corretti, il processo di regolazione del carburante si riduce alla semplice impostazione del rapporto aria/carburante desiderato.

Se il sensore MAF o gli iniettori vengono modificati, è necessario aggiornare i loro dati prima di procedere con la taratura dell’iniezione. Inoltre, la maggior parte del tempo l’ECU opera in modalità “closed loop”, regolando automaticamente la miscela aria/carburante per mantenerla stechiometrica. Se le correzioni del carburante sono troppo elevate, ciò potrebbe indicare problemi con la calibrazione del MAF o degli iniettori.

Idealmente, la somma delle correzioni di carburante dovrebbe essere compresa tra ±5%. Se i valori superano questa soglia, bisogna intervenire sulla calibrazione del MAF o degli iniettori prima di passare alla modalità “open loop”. Anche modifiche minime all’impianto di aspirazione possono influenzare notevolmente la precisione della calibrazione del MAF.

Per la taratura dell’iniezione in “open loop”, il metodo varia a seconda del tipo di ECU e del motore (aspirato o turbo). Alcune ECU, come quelle dei motori GM LS V8, utilizzano una semplice tabella bidimensionale chiamata “power enrichment table”, che definisce il rapporto aria/carburante in funzione del numero di giri. Questa tabella lavora insieme a un’altra che determina a quale posizione dell’acceleratore avviene la transizione da closed loop a open loop.

Per la regolazione, si impostano i target di AFR (Air/Fuel Ratio) desiderati nella tabella e, se la calibrazione del MAF è corretta, i valori misurati dovrebbero seguire immediatamente quelli impostati. È utile registrare il valore di AFR richiesto dall’ECU per identificare eventuali compensazioni che potrebbero influenzare il risultato finale.

Se c’è una discrepanza tra AFR misurato e target, può essere dovuta a un’errata calibrazione del MAF. Se l’errore è di pochi punti percentuali, può essere corretto direttamente nella power enrichment table. Inoltre, è possibile modificare il punto di transizione da closed loop a open loop per migliorare la risposta dell’acceleratore, spesso sacrificata per motivi di emissioni e consumi.

Nei veicoli turbo e in alcuni aspirati, l’ECU può utilizzare una tabella tridimensionale con AFR target in funzione di carico e RPM. Questo consente di gestire meglio il rapporto aria/carburante in base al boost nei motori sovralimentati. Se il carico è calcolato tramite un sensore MAP anziché misurato direttamente, bisogna calibrare la tabella di efficienza volumetrica, che influisce sul calcolo del carico e quindi sulla precisione del rapporto aria/carburante.

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Data Logging ovvero technica fondamentale nel aquisizione dati.

Il reflashing di una ECU di serie può risultare complesso per chi proviene dall’ambito della gestione elettronica stand-alone, principalmente perché non consente di apportare modifiche in tempo reale. A differenza di una ECU stand-alone, dove è possibile regolare parametri come carburazione e accensione e vedere immediatamente i risultati, nel reflashing è necessario acquisire dati tramite data logging, analizzarli e poi applicare le modifiche.

Il data logging è quindi una parte essenziale del processo di tuning. I software commerciali di reflashing includono strumenti di logging, mentre nella comunità open-source esistono varie opzioni, sia gratuite che a pagamento. Tuttavia, la quantità di dati che si possono registrare dipende dalle capacità del veicolo e del software utilizzato.

È importante selezionare i parametri giusti da monitorare, poiché registrare troppi dati può rallentare il processo. I parametri che variano rapidamente, come giri motore, pressione collettore e rapporto aria/carburante, richiedono un’alta frequenza di registrazione (20-25 Hz), mentre quelli più lenti, come temperatura dell’aria di aspirazione e liquido refrigerante, possono essere registrati a frequenze più basse (1-5 Hz).

Ogni ECU offre un insieme specifico di parametri, noti come PID (Parameter ID). Alcuni PID sono standardizzati per il controllo delle emissioni, mentre altri variano in base al produttore. Tra i parametri più utili per il tuning troviamo: regime motore, flusso d’aria, carico motore, posizione acceleratore, anticipo accensione, feedback del knock, correzioni carburante e lambda richiesto. Inoltre, l’integrazione di una sonda lambda esterna può fornire dati più precisi sul rapporto aria/carburante.

Un esempio di software avanzato per il data logging è HP Tuners VCM Scanner, usato per veicoli GM e Ford. Questo software permette di monitorare in tempo reale parametri come RPM, temperatura, flusso d’aria, massa d’aria per cilindro, lambda comandato e misurato. Inoltre, consente di visualizzare i dati su grafici e creare istogrammi per analizzare l’anticipo accensione e il ritardo dovuto al knock.

1. Parametri di base

  • Regime motore (RPM) → Indica il numero di giri al minuto del motore e aiuta a identificare le condizioni operative.
  • Carico motore (Engine Load, grami/cilindro oppure grami/rivoluzione oppure %) → Mostra quanta aria sta entrando nel motore a un dato numero di giri.
  • Flusso d’aria (Mass Air Flow – MAF, grammi/sec) → Fondamentale nei motori con sensore MAF per calcolare la quantità di carburante necessaria ed e anche il uno dei parametri che insieme al regime giri costruiscono il carico motore.

2. Parametri per la gestione della carburazione

  • Lambda richiesta (Commanded Lambda o AFR Target) → Il valore di rapporto aria/carburante che la ECU sta cercando di raggiungere.
  • Lambda effettiva (Measured Lambda o AFR – Air/Fuel Ratio) → Dato reale misurato da una sonda lambda, utile per confrontare con il valore target idealmente una lambda wideband esterna o se abbiamo fortuna gia presente nella configurazione del veicolo.
  • Correzioni carburante (Fuel Trims – STFT/LTFT)
    • STFT (Short Term Fuel Trim) → Regolazione immediata della miscela basata sulla sonda lambda.
    • LTFT (Long Term Fuel Trim) → Adattamenti a lungo termine della ECU per compensare variazioni nel sistema di alimentazione. Quando possibile diattivare LTFT e lavorare solo con STFT.

3. Parametri per l’accensione

  • Anticipo accensione (Ignition Timing Advance) → Indica il timing di accensione della scintilla rispetto al punto morto superiore (TDC).
  • Knock Feedback (Knock Retard o Knock Correction) → Mostra se il motore sta rilevando battito in testa e sta riducendo l’anticipo accensione per prevenire danni.

4. Parametri per il controllo del minimo e funzionamento generale

  • Posizione dell’acceleratore (Throttle Position – TPS) → Indica l’apertura della farfalla, utile per correlare i dati con la richiesta del guidatore.
  • Temperatura liquido refrigerante (Coolant Temperature – ECT) → Determina il comportamento del motore in base alla temperatura di esercizio.
  • Temperatura aria aspirata (Intake Air Temperature – IAT) → Influisce sulla densità dell’aria e quindi sulla carburazione.

5. Parametri avanzati (se disponibili nella ECU)

  • Pressione nel collettore di aspirazione (MAP – Manifold Absolute Pressure) → Nei motori turbo è essenziale per valutare la spinta del turbo e l’efficienza del sistema.
  • Pressione carburante (Fuel Pressure) → Utile per verificare problemi di alimentazione.
  • Coppia richiesta vs coppia erogata → Nei motori moderni con controllo elettronico della coppia, aiuta a capire se la ECU sta limitando la potenza.

Conclusione

Quando si configura un datalog per il reflashing, è meglio concentrarsi su:
RPM + Carico motore → Per sapere dove si sta lavorando nella mappa.
Lambda richiesta vs misurata + Fuel Trims → Per calibrare la carburazione.
Anticipo accensione + Knock Feedback → Per ottimizzare l’accensione senza rischi.
Temperatura motore e aria aspirata → Per evitare letture alterate da condizioni ambientali.

Se il logging è troppo lento o ci sono limiti di banda OBD2, bisogna prioritizzare i parametri più dinamici come RPM, Lambda e Knock.

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Tabelle di compensazione

Adattabilità delle ECU Moderne alle Condizioni Atmosferiche

  • Le moderne ECU possono mantenere una taratura stabile anche con cambiamenti atmosferici.
  • Questo è possibile grazie alle tabelle di compensazione che regolano carburante e accensione in base alle condizioni ambientali.

Variazioni della Densità dell’Aria e Correzioni di Carburante

  • La densità dell’aria è influenzata da:
    • Pressione atmosferica (varia con l’altitudine).
    • Temperatura dell’aria (aria più calda = meno densità).
  • Minore densità dell’aria → meno ossigenomeno carburante per mantenere lo stesso AFR.

Sensori di Carico: MAF vs MAP

  • MAF Sensor:
    • Misura direttamente la massa d’aria, quindi la densità è già compensata prima che il segnale arrivi alla ECU.
    • Teoricamente, mantiene l’AFR costante con variazioni della densità dell’aria.
  • MAP Sensor:
    • La ECU utilizza la legge dei gas perfetti per calcolare la massa d’aria.
    • Include la temperatura dell’aria nel calcolo, quindi non serve una tabella di compensazione aggiuntiva per il carburante.

Compensazioni per Sicurezza e Prestazioni

  • Alcune ECU includono tabelle di compensazione per:
    • Anticipo dell’accensione o Boost target, per proteggere il motore in condizioni difficili.
    • Temperatura liquido refrigerante, utile per:
      • Avviamento a freddo.
      • Protezione in caso di surriscaldamento.
    • Arricchimento a freddo, con tabelle per:
      • Cranking (avviamento).
      • Post-start enrichment (fase post accensione).

Attenzione alle Unità di Misura nelle Tabelle di Compensazione

  • Alcune ECU OEM esprimono le compensazioni in millisecondi di iniezione.
  • Le ECU aftermarket invece usano tipicamente un moltiplicatore sulla mappa principale del carburante.
  • Se si installano iniettori più grandi, è necessario correggere queste tabelle per evitare una miscela troppo ricca.

Vantaggi del Reflashing di ECU OEM

In molti casi, non è necessario modificare le tabelle di compensazione.

Se le modifiche sono minime, non e neccesario modificare funzioni come:

Avviamento a freddo.

Controllo del minimo.

Adattamenti automatici a condizioni atmosferiche variabili.

Gestione di accensione e carburante.

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Modalità di Funzionamento della ECU: Closed-Loop e Open-Loop

  • La ECU opera per gran parte del tempo in modalità closed-loop.
  • Questo sistema è essenziale per:
    • Rispettare le normative sulle emissioni.
    • Ottimizzare il consumo di carburante.

Differenza tra Closed-Loop e Open-Loop

  • Closed-loop: la ECU regola continuamente l’iniezione di carburante basandosi sui sensori lambda (O₂ sensors).
  • Open-loop: la ECU ignora i sensori lambda e utilizza esclusivamente le mappe carburante e il carico misurato.

Correzione della Miscela in Modalità Closed-Loop

  • Anche con calcoli precisi, ci possono essere piccole discrepanze tra il valore target e il valore misurato dell’air-fuel ratio (AFR).
  • La ECU applica correzioni dinamiche per mantenere il rapporto aria-carburante ottimale:
    • Short-Term Fuel Trim (STFT): correzione istantanea basata sui dati in tempo reale.
    • Long-Term Fuel Trim (LTFT): correzione più lenta che si aggiorna nel tempo, basata sulla media degli STFT.
  • Esempio:
    • Se l’ECU rileva una correzione costante di +5% STFT, allora aggiornerà progressivamente il LTFT a +5% per ridurre la necessità di correzioni a breve termine.
    • LTFT è salvato in memoria non volatile, quindi non si azzera quando il motore si spegne.

Funzionamento della ECU in Diverse Condizioni

  • Modalità Closed-Loop:
    • Attiva a bassi carichi, minimo e crociera.
    • L’ECU mantiene un rapporto stoichiometrico (14.7:1 per benzina) per ridurre le emissioni.
    • Per il corretto funzionamento del catalizzatore, la ECU oscilla leggermente tra valori più magri e più ricchi.
  • Modalità Open-Loop:
    • Attivata quando il motore richiede massima potenza.
    • L’ECU ignora i sensori O₂ e regola il carburante solo tramite le mappe di iniezione.
    • In fase di tuning, si lavora principalmente sulla gestione in open-loop.

Effetti dei Fuel Trims sul Tuning

  • Closed-loop trims possono fornire informazioni utili sulla calibrazione di:
    • MAF scaling.
    • Injector scaling.
    • Volumetric Efficiency (VE) table.
  • Se i parametri sono corretti, le correzioni dovrebbero rimanere vicine a zero.
  • Se gli STFT e LTFT superano ±5%, significa che la calibrazione deve essere migliorata.

Rischio dei Long-Term Fuel Trims sul Tuning Open-Loop

  • LTFT può influenzare il funzionamento in open-loop, poiché spesso non si azzera immediatamente.
  • Se la ECU ha compensato in closed-loop, le correzioni LTFT rimarranno attive anche in open-loop.
  • Questo può portare a deviazioni dell’AFR dopo il tuning, perché i LTFT possono impiegare giorni o ore per aggiornarsi.
  • Soluzione consigliata: disabilitare i LTFT e usare solo gli STFT durante il funzionamento in closed-loop.

Conclusione

Il tuning deve tenere conto dell’effetto dei fuel trims per evitare problemi a lungo termine.

La modalità closed-loop aiuta a mantenere un AFR corretto e ridurre emissioni.

La modalità open-loop è fondamentale per le prestazioni ed è il focus principale del tuning.

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Sistema MAF e unità di misura del carico motore: Grammi/rivoluzione oppure Grammi/cilindro

    • Il metodo principale per determinare il carico è tramite il sensore MAF (Mass Air Flow) e il sensore giri.
    • Questo comporta differenze nella gestione del carico rispetto alle ECU aftermarket basate su MAP.

    Definizione dell’Asse di Carico

    • Ogni ECU MAF può definire il carico in 3 modi diversi.
      • Grammi per cilindro. g/cyl
      • Grammi per rivoluzione. g/rev
      • Percentuale (metodo mitsubishi). %

    Conversione del Flusso d’Aria

    • Il sensore MAF fornisce un valore di massa d’aria in grammi per secondo.
    • La ECU integra questi dati con gli RPM per calcolare il carico:
      • Formula:
        • Grammi per rivoluzione = (Flusso in g/s × 60) ÷ RPM.
        • Esempi:
          • 150 g/s a 3000 RPM → 3.0 g/rev.
          • 150 g/s a 5000 RPM → 1.8 g/rev.
      • Per ottenere grammi per cilindro = ((Flusso in g/s x 60)/ 1/2 RPM)/Nr di cilindri
        • Si moltiplica x 60 per avere la massa d’aria in grami al minuto poi si divide per mezzo degli RPM (l’aspirazione avviene ogni due giri).
        • Il valore risultante viene diviso per il numero di cilindri.
        • Esempi.
        • 150g/s a 3000 RPM 4Cilindri =1.5 g/cilindro
        • 150g/s a 5000 RPM 4Cilindri = 0.9 g/cilindro

    Importanza per i Tuner

    • In fase di dyno tuning, questi calcoli vengono gestiti automaticamente dalla ECU.
    • Molti tuner che passano dalle ECU stand-alone al reflashing delle ECU OEM faticano a comprendere il significato di queste unità di misura.

    Metodo Mitsubishi: Carico in Percentuale

    • Mitsubishi rappresenta il carico come percentuale (0-300%).
    • Errore comune: credere che il valore in % corrisponda alla pressione nel collettore (MAP in kPa).
    • In realtà:
      • Il valore è derivato dal sensore MAF e non rappresenta direttamente la pressione del collettore.
      • Anche se c’è una certa correlazione, non è una misura diretta della pressione.

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    Sistema MAP/ Speed-Density

    Il sensore MAP (Manifold Absolute Pressure) è un’alternativa al sensore MAF (Mass Air Flow) per misurare il flusso d’aria nel motore. Mentre il MAF misura direttamente la massa d’aria in ingresso, il MAP misura la pressione nell’aspirazione e la ECU calcola il flusso d’aria utilizzando la legge dei gas ideali, un principio noto come speed density.

    MAF vs MAP: Differenze principali

    • MAF Sensor → Misura direttamente la massa d’aria, offrendo maggiore precisione, utile per rispettare normative sulle emissioni.
    • MAP Sensor → Calcola la massa d’aria in base alla pressione, rendendolo più versatile per applicazioni aftermarket.

    Vantaggi del sensore MAP

    1. Facile da adattare a diverse pressioni di lavoro
      • I sensori MAP sono disponibili con range di misurazione diversi: 1 bar, 2 bar, 3 bar, 5 bar, ecc.
      • Se si vuole misurare 1.5 bar di boost, serve un sensore MAP da 3 bar, perché misura la pressione assoluta (atmosferica + sovralimentazione).
    2. Calibrazione semplice
      • A differenza del sensore MAF, che richiede una calibrazione complessa legata a tutto il sistema di aspirazione, un MAP Sensor è facile da configurare e sostituire senza influenzare la mappatura.
    3. Migliore per motori con alberi a camme aggressivi
      • Il sensore MAF può essere ingannato da fenomeni di reversione dell’aria dovuti a camme con grande overlap. Il MAP Sensor invece non è influenzato da questo problema.
    4. Nessuna restrizione al flusso d’aria
      • Il MAP Sensor si monta direttamente sul plenum di aspirazione o è collegato tramite un tubo di depressione, quindi non ostacola l’ingresso d’aria, massimizzando le prestazioni del motore.

    Integrazione nei sistemi ECU

    Sebbene le moderne ECU OEM utilizzino principalmente il MAF, in alcuni casi è possibile modificare il software per passare a un MAP Sensor o utilizzare un sistema ibrido che combina entrambi i sensori.

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    Sistema MAF

    Il metodo più comune per misurare il flusso d’aria nei motori con ECU originale è attraverso il sensore di massa d’aria (MAF). Questo sensore è ideale perché misura direttamente la massa d’aria che entra nel motore, un dato fondamentale per il calcolo della giusta quantità di carburante da iniettare. L’air/fuel ratio (AFR) ovvero il rapporto stechiometrico è infatti un rapporto di massa, quindi l’ECU ha bisogno di conoscere con precisione la quantità d’aria per ottenere una miscela corretta.

    Per calcolare il corretto tempo di iniezione, l’ECU utilizza tre elementi chiave:

    1. La massa d’aria misurata dal MAF sensor.
    2. La calibrazione degli iniettori, ovvero la quantità di carburante erogata per un determinato tempo di apertura.
    3. La mappa target dell’AFR, che definisce il rapporto aria/carburante desiderato.

    Se il motore viene modificato, bisogna ricontrollare sia la calibrazione del sensore MAF che la scala degli iniettori per mantenere un controllo preciso della miscela.

    Limiti del sensore MAF

    Nonostante sia una soluzione precisa, il MAF presenta alcune problematiche:

    • Range di misura limitato: il produttore sceglie il MAF in base all’aspirazione originale del motore, quindi se si aumenta il flusso d’aria con modifiche (turbo, aspirazione maggiorata), il sensore può raggiungere il suo limite e fornire dati errati.
    • Possibile restrizione al flusso d’aria: nei motori più vecchi, il MAF poteva rappresentare un ostacolo fisico al passaggio dell’aria, riducendo la potenza del motore.
    • Sensibilità ai fenomeni di reversione dell’aria: nei motori con alberi a camme molto spinti e alto valve overlap, il flusso d’aria può invertirsi, causando letture errate e difficoltà nella regolazione del minimo.

    Un’alternativa al MAF sensor è il sensore MAP (Manifold Absolute Pressure), che offre vantaggi in alcune applicazioni e sarà discusso successivamente.

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    Limitatori di coppia

    I limitatori di coppia imposti dalla ECU possono creare confusione durante la messa a punto di un motore. Sebbene non siano presenti su tutte le ECU, sono sempre più comuni nei veicoli moderni per proteggere il motore e la trasmissione da coppie eccessive. Questi limitatori possono manifestarsi con un taglio di carburante o di accensione, oppure in modo più sottile, ad esempio con la chiusura del corpo farfallato drive-by-wire per ridurre la potenza.

    Se il motore è ancora in configurazione originale, i limitatori di coppia potrebbero non influenzare la messa a punto. Tuttavia, in alcuni casi, il motore può essere già limitato dalla ECU prima ancora di iniziare la modifica, rendendo necessario rimuovere o innalzare tali limitatori per ottenere miglioramenti significativi.

    Un caso tipico in cui si superano i limitatori di coppia è l’aggiunta di un turbocompressore a un motore aspirato, che genera un incremento sostanziale di coppia. In questi casi, una delle prime operazioni di tuning consiste nell’identificare e modificare i limitatori di coppia presenti nella ECU.

    A volte, i costruttori utilizzano i limitatori di coppia per differenziare i modelli con lo stesso motore tuttavia, i limitatori di coppia non vanno eliminati alla leggera, poiché in alcuni casi sono fondamentali per la protezione del motore e della trasmissione. Per questo motivo, è sempre consigliato studiare a fondo il proprio veicolo prima di intervenire, così da evitare problemi costosi.

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    Patch software

    Le ECU originali (OE) sono progettate per gestire al meglio il motore di serie, e nella maggior parte dei casi permettono solo modifiche minori per adattarsi a miglioramenti come scarichi, prese d’aria o collettori. Tuttavia, quando si va oltre le specifiche di fabbrica—ad esempio aggiungendo un turbocompressore, superando i limiti di coppia o flusso d’aria, o introducendo nuove funzioni come launch control o traction control—la ECU di serie può non essere abbastanza.

    In molti casi, il funzionamento della ECU può essere modificato con patch software o sistemi operativi modificati (OS). Questi permettono di riscrivere il modo in cui la ECU lavora, ampliandone le capacità fino a livelli comparabili a quelli delle ECU aftermarket standalone.

    Un esempio comune è la patch speed density, che consente di usare un sensore MAP (Manifold Absolute Pressure) invece del tradizionale sensore MAF( Mass Air Flow – Debimetro), utile quando il MAF originale non è più adeguato per la configurazione del motore. In alcuni casi, si può anche creare un sistema ibrido che utilizza entrambi i sensori in base al regime di funzionamento.

    Le possibilità di modifica dipendono dal supporto disponibile per la propria ECU, fornito da aziende specializzate o dalla comunità open-source. In generale, più un modello di auto è popolare nel mondo delle modifiche, maggiore sarà la disponibilità di patch software avanzate.