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Taratura, Strategie e Tecniche di Ottimizzazione dell’Anticipo di Accensione

1. Comprendere il Controllo dell’Anticipo della ECU

Prima di procedere con la regolazione dell’anticipo, è fondamentale comprendere come la ECU gestisce l’accensione e il rilevamento del battito in testa (knock). Ogni ECU ha il proprio metodo per controllare l’anticipo, e alcuni aspetti chiave da considerare sono:

  • Mappa principale di anticipo: definisce l’anticipo base in funzione di carico e RPM.
  • Strategie di rilevamento knock: la ECU monitora i sensori di battito in testa e può intervenire in tempo reale.
  • Correzioni in tempo reale: la ECU può ridurre l’anticipo se rileva knock e in alcuni casi riadattarlo nel tempo.

⚠️ Importante: Anche se molte ECU moderne hanno ottimi sistemi di rilevamento knock, è consigliabile verificare la loro precisione con strumenti di ascolto in cuffia.


2. Registrazione Dati per l’Ottimizzazione dell’Anticipo

Per effettuare la taratura, è essenziale raccogliere dati tramite datalogging, registrando i seguenti parametri:

Anticipo di accensione attuale
Giri motore (RPM)
Carico motore (g/cyl – g/rev – %)
Knock feedback (se la ECU lo supporta)

Questi dati ci permettono di individuare quale zona della mappa di accensione sta utilizzando la ECU in ogni momento e se il motore sta lavorando correttamente senza knock.


3. Processo di Taratura dell’Anticipo di Accensione

Fase 1: Identificare la Fascia di Carico e RPM da Modificare

Poiché il tuning si concentra principalmente sulla mappa di pieno carico, si eseguono test a farfalla completamente aperta (WOT) per individuare i punti della mappa da modificare.

Fase 2: Aggiungere Avanzamento all’Anticipo

  • Si esegue un test iniziale per registrare la potenza e la presenza di knock.
  • Se non è presente knock, si aggiungono 2° di anticipo in tutta la zona della mappa utilizzata nel test.
  • Si ripete il test per valutare l’impatto su potenza e coppia.

⚠️ Se la potenza aumenta senza knock, significa che ci stiamo avvicinando al miglior anticipo (MBT – Minimum Best Timing).

Fase 3: Identificare il Punto Ottimale (MBT o Knock Limitato)

  • Se aumentando l’anticipo la potenza non migliora, significa che il valore ottimale è stato già raggiunto, quindi si riportano quei valori alla condizione originale.
  • Se il knock si manifesta, significa che il motore è knock-limited, e in quel caso bisogna arretrare l’anticipo di 2-3° come margine di sicurezza.

🔧 Ripetere il processo finché si ottiene il miglior equilibrio tra potenza e sicurezza.


4. Ottimizzazione dell’Anticipo nei Motori Turbo

Nei motori sovralimentati il procedimento è più complesso, perché il rischio di knock è maggiore. Si segue un approccio progressivo:

  1. Si parte con la pressione minima della wastegate, ottimizzando l’anticipo a quel livello di carico.
  2. Si aumenta progressivamente la pressione di sovralimentazione, adattando l’anticipo.
  3. Si ripete il processo fino a raggiungere la pressione di boost target, assicurandosi che il motore rimanga efficiente e sicuro.

📌 Attenzione: Con l’aumento della pressione di sovralimentazione, spesso l’anticipo deve essere ridotto per evitare knock.


5. Gestione dell’Anticipo nelle Aree di Minimo e Crociera

La mappa di serie della ECU è solitamente molto ben calibrata per il regime di minimo e crociera, quindi queste aree vengono lasciate invariate, a meno che non si rilevino problemi di knock.

Tuttavia, è utile effettuare un logging in condizioni di guida normale per confermare che non ci siano problemi di knock durante:

  • Crociera costante
  • Leggere accelerazioni

Se il logger supporta un istogramma di knock in base a carico e RPM, questo può aiutare a individuare con precisione le zone in cui è necessario modificare l’anticipo.


6. Cosa Fare se il Motore Soffre di Knock con la Mappa Originale?

Può capitare che anche un motore completamente stock soffra di knock con la mappa originale. Questo può essere dovuto all’uso di carburante con un numero di ottani inferiore a quello previsto dal costruttore.

In questi casi, la strategia da adottare è:

  • Ridurre l’anticipo nelle aree soggette a knock per prevenirlo.
  • Stabilizzare il comportamento della ECU, evitando che il knock control sistemi ritardi l’accensione in modo erratico.

📌 Vantaggi di questa modifica:

  • Migliore stabilità dell’anticipo di accensione.
  • Maggiore fluidità nell’erogazione della potenza.
  • Possibile aumento della potenza rispetto a un motore che subisce continui ritardi d’accensione per il knock.

7. Affinamento Finale della Mappa di Accensione

Quando si effettuano modifiche alla mappa di anticipo, è importante mantenere una transizione fluida tra le diverse celle della tabella.

📌 Regola generale:
Evitare variazioni superiori a 4-5 gradi tra celle adiacenti per non compromettere la guidabilità.
Rendere la curva di anticipo il più progressiva possibile per evitare cambi bruschi nell’erogazione della potenza.


Conclusione

L’ottimizzazione dell’anticipo di accensione è un processo fondamentale per migliorare prestazioni, efficienza e sicurezza del motore.

🔹 Ricapitolando:
✔️ Si inizia con logging e verifica del knock.
✔️ Si aggiunge anticipo progressivamente finché si ottiene più potenza o si raggiunge MBT.
✔️ Se si manifesta knock, si arretra l’anticipo per sicurezza.
✔️ Nei motori turbo, si lavora progressivamente con l’aumento della pressione di sovralimentazione.
✔️ Se il motore stock soffre di knock, si riduce l’anticipo nelle aree problematiche.

Un’accurata taratura dell’anticipo può migliorare le prestazioni del motore senza compromettere la sua affidabilità, garantendo un’erogazione di potenza più fluida ed efficace. 🚗💨

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Taratura dell’Iniezione: Strategie per un’Ottima Regolazione del Carburante

La taratura dell’iniezione in una ECU originale (OE ECU) è generalmente più semplice rispetto a una ECU stand-alone, ma richiede un approccio corretto per ottenere risultati ottimali. L’ECU solitamente misura la massa d’aria tramite un sensore MAF (Mass Air Flow). Se la calibrazione del sensore MAF e i dati degli iniettori sono corretti, il processo di regolazione del carburante si riduce alla semplice impostazione del rapporto aria/carburante desiderato.

Se il sensore MAF o gli iniettori vengono modificati, è necessario aggiornare i loro dati prima di procedere con la taratura dell’iniezione. Inoltre, la maggior parte del tempo l’ECU opera in modalità “closed loop”, regolando automaticamente la miscela aria/carburante per mantenerla stechiometrica. Se le correzioni del carburante sono troppo elevate, ciò potrebbe indicare problemi con la calibrazione del MAF o degli iniettori.

Idealmente, la somma delle correzioni di carburante dovrebbe essere compresa tra ±5%. Se i valori superano questa soglia, bisogna intervenire sulla calibrazione del MAF o degli iniettori prima di passare alla modalità “open loop”. Anche modifiche minime all’impianto di aspirazione possono influenzare notevolmente la precisione della calibrazione del MAF.

Per la taratura dell’iniezione in “open loop”, il metodo varia a seconda del tipo di ECU e del motore (aspirato o turbo). Alcune ECU, come quelle dei motori GM LS V8, utilizzano una semplice tabella bidimensionale chiamata “power enrichment table”, che definisce il rapporto aria/carburante in funzione del numero di giri. Questa tabella lavora insieme a un’altra che determina a quale posizione dell’acceleratore avviene la transizione da closed loop a open loop.

Per la regolazione, si impostano i target di AFR (Air/Fuel Ratio) desiderati nella tabella e, se la calibrazione del MAF è corretta, i valori misurati dovrebbero seguire immediatamente quelli impostati. È utile registrare il valore di AFR richiesto dall’ECU per identificare eventuali compensazioni che potrebbero influenzare il risultato finale.

Se c’è una discrepanza tra AFR misurato e target, può essere dovuta a un’errata calibrazione del MAF. Se l’errore è di pochi punti percentuali, può essere corretto direttamente nella power enrichment table. Inoltre, è possibile modificare il punto di transizione da closed loop a open loop per migliorare la risposta dell’acceleratore, spesso sacrificata per motivi di emissioni e consumi.

Nei veicoli turbo e in alcuni aspirati, l’ECU può utilizzare una tabella tridimensionale con AFR target in funzione di carico e RPM. Questo consente di gestire meglio il rapporto aria/carburante in base al boost nei motori sovralimentati. Se il carico è calcolato tramite un sensore MAP anziché misurato direttamente, bisogna calibrare la tabella di efficienza volumetrica, che influisce sul calcolo del carico e quindi sulla precisione del rapporto aria/carburante.

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Data Logging ovvero technica fondamentale nel aquisizione dati.

Il reflashing di una ECU di serie può risultare complesso per chi proviene dall’ambito della gestione elettronica stand-alone, principalmente perché non consente di apportare modifiche in tempo reale. A differenza di una ECU stand-alone, dove è possibile regolare parametri come carburazione e accensione e vedere immediatamente i risultati, nel reflashing è necessario acquisire dati tramite data logging, analizzarli e poi applicare le modifiche.

Il data logging è quindi una parte essenziale del processo di tuning. I software commerciali di reflashing includono strumenti di logging, mentre nella comunità open-source esistono varie opzioni, sia gratuite che a pagamento. Tuttavia, la quantità di dati che si possono registrare dipende dalle capacità del veicolo e del software utilizzato.

È importante selezionare i parametri giusti da monitorare, poiché registrare troppi dati può rallentare il processo. I parametri che variano rapidamente, come giri motore, pressione collettore e rapporto aria/carburante, richiedono un’alta frequenza di registrazione (20-25 Hz), mentre quelli più lenti, come temperatura dell’aria di aspirazione e liquido refrigerante, possono essere registrati a frequenze più basse (1-5 Hz).

Ogni ECU offre un insieme specifico di parametri, noti come PID (Parameter ID). Alcuni PID sono standardizzati per il controllo delle emissioni, mentre altri variano in base al produttore. Tra i parametri più utili per il tuning troviamo: regime motore, flusso d’aria, carico motore, posizione acceleratore, anticipo accensione, feedback del knock, correzioni carburante e lambda richiesto. Inoltre, l’integrazione di una sonda lambda esterna può fornire dati più precisi sul rapporto aria/carburante.

Un esempio di software avanzato per il data logging è HP Tuners VCM Scanner, usato per veicoli GM e Ford. Questo software permette di monitorare in tempo reale parametri come RPM, temperatura, flusso d’aria, massa d’aria per cilindro, lambda comandato e misurato. Inoltre, consente di visualizzare i dati su grafici e creare istogrammi per analizzare l’anticipo accensione e il ritardo dovuto al knock.

1. Parametri di base

  • Regime motore (RPM) → Indica il numero di giri al minuto del motore e aiuta a identificare le condizioni operative.
  • Carico motore (Engine Load, grami/cilindro oppure grami/rivoluzione oppure %) → Mostra quanta aria sta entrando nel motore a un dato numero di giri.
  • Flusso d’aria (Mass Air Flow – MAF, grammi/sec) → Fondamentale nei motori con sensore MAF per calcolare la quantità di carburante necessaria ed e anche il uno dei parametri che insieme al regime giri costruiscono il carico motore.

2. Parametri per la gestione della carburazione

  • Lambda richiesta (Commanded Lambda o AFR Target) → Il valore di rapporto aria/carburante che la ECU sta cercando di raggiungere.
  • Lambda effettiva (Measured Lambda o AFR – Air/Fuel Ratio) → Dato reale misurato da una sonda lambda, utile per confrontare con il valore target idealmente una lambda wideband esterna o se abbiamo fortuna gia presente nella configurazione del veicolo.
  • Correzioni carburante (Fuel Trims – STFT/LTFT)
    • STFT (Short Term Fuel Trim) → Regolazione immediata della miscela basata sulla sonda lambda.
    • LTFT (Long Term Fuel Trim) → Adattamenti a lungo termine della ECU per compensare variazioni nel sistema di alimentazione. Quando possibile diattivare LTFT e lavorare solo con STFT.

3. Parametri per l’accensione

  • Anticipo accensione (Ignition Timing Advance) → Indica il timing di accensione della scintilla rispetto al punto morto superiore (TDC).
  • Knock Feedback (Knock Retard o Knock Correction) → Mostra se il motore sta rilevando battito in testa e sta riducendo l’anticipo accensione per prevenire danni.

4. Parametri per il controllo del minimo e funzionamento generale

  • Posizione dell’acceleratore (Throttle Position – TPS) → Indica l’apertura della farfalla, utile per correlare i dati con la richiesta del guidatore.
  • Temperatura liquido refrigerante (Coolant Temperature – ECT) → Determina il comportamento del motore in base alla temperatura di esercizio.
  • Temperatura aria aspirata (Intake Air Temperature – IAT) → Influisce sulla densità dell’aria e quindi sulla carburazione.

5. Parametri avanzati (se disponibili nella ECU)

  • Pressione nel collettore di aspirazione (MAP – Manifold Absolute Pressure) → Nei motori turbo è essenziale per valutare la spinta del turbo e l’efficienza del sistema.
  • Pressione carburante (Fuel Pressure) → Utile per verificare problemi di alimentazione.
  • Coppia richiesta vs coppia erogata → Nei motori moderni con controllo elettronico della coppia, aiuta a capire se la ECU sta limitando la potenza.

Conclusione

Quando si configura un datalog per il reflashing, è meglio concentrarsi su:
RPM + Carico motore → Per sapere dove si sta lavorando nella mappa.
Lambda richiesta vs misurata + Fuel Trims → Per calibrare la carburazione.
Anticipo accensione + Knock Feedback → Per ottimizzare l’accensione senza rischi.
Temperatura motore e aria aspirata → Per evitare letture alterate da condizioni ambientali.

Se il logging è troppo lento o ci sono limiti di banda OBD2, bisogna prioritizzare i parametri più dinamici come RPM, Lambda e Knock.

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Tabelle di compensazione

Adattabilità delle ECU Moderne alle Condizioni Atmosferiche

  • Le moderne ECU possono mantenere una taratura stabile anche con cambiamenti atmosferici.
  • Questo è possibile grazie alle tabelle di compensazione che regolano carburante e accensione in base alle condizioni ambientali.

Variazioni della Densità dell’Aria e Correzioni di Carburante

  • La densità dell’aria è influenzata da:
    • Pressione atmosferica (varia con l’altitudine).
    • Temperatura dell’aria (aria più calda = meno densità).
  • Minore densità dell’aria → meno ossigenomeno carburante per mantenere lo stesso AFR.

Sensori di Carico: MAF vs MAP

  • MAF Sensor:
    • Misura direttamente la massa d’aria, quindi la densità è già compensata prima che il segnale arrivi alla ECU.
    • Teoricamente, mantiene l’AFR costante con variazioni della densità dell’aria.
  • MAP Sensor:
    • La ECU utilizza la legge dei gas perfetti per calcolare la massa d’aria.
    • Include la temperatura dell’aria nel calcolo, quindi non serve una tabella di compensazione aggiuntiva per il carburante.

Compensazioni per Sicurezza e Prestazioni

  • Alcune ECU includono tabelle di compensazione per:
    • Anticipo dell’accensione o Boost target, per proteggere il motore in condizioni difficili.
    • Temperatura liquido refrigerante, utile per:
      • Avviamento a freddo.
      • Protezione in caso di surriscaldamento.
    • Arricchimento a freddo, con tabelle per:
      • Cranking (avviamento).
      • Post-start enrichment (fase post accensione).

Attenzione alle Unità di Misura nelle Tabelle di Compensazione

  • Alcune ECU OEM esprimono le compensazioni in millisecondi di iniezione.
  • Le ECU aftermarket invece usano tipicamente un moltiplicatore sulla mappa principale del carburante.
  • Se si installano iniettori più grandi, è necessario correggere queste tabelle per evitare una miscela troppo ricca.

Vantaggi del Reflashing di ECU OEM

In molti casi, non è necessario modificare le tabelle di compensazione.

Se le modifiche sono minime, non e neccesario modificare funzioni come:

Avviamento a freddo.

Controllo del minimo.

Adattamenti automatici a condizioni atmosferiche variabili.

Gestione di accensione e carburante.

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Modalità di Funzionamento della ECU: Closed-Loop e Open-Loop

  • La ECU opera per gran parte del tempo in modalità closed-loop.
  • Questo sistema è essenziale per:
    • Rispettare le normative sulle emissioni.
    • Ottimizzare il consumo di carburante.

Differenza tra Closed-Loop e Open-Loop

  • Closed-loop: la ECU regola continuamente l’iniezione di carburante basandosi sui sensori lambda (O₂ sensors).
  • Open-loop: la ECU ignora i sensori lambda e utilizza esclusivamente le mappe carburante e il carico misurato.

Correzione della Miscela in Modalità Closed-Loop

  • Anche con calcoli precisi, ci possono essere piccole discrepanze tra il valore target e il valore misurato dell’air-fuel ratio (AFR).
  • La ECU applica correzioni dinamiche per mantenere il rapporto aria-carburante ottimale:
    • Short-Term Fuel Trim (STFT): correzione istantanea basata sui dati in tempo reale.
    • Long-Term Fuel Trim (LTFT): correzione più lenta che si aggiorna nel tempo, basata sulla media degli STFT.
  • Esempio:
    • Se l’ECU rileva una correzione costante di +5% STFT, allora aggiornerà progressivamente il LTFT a +5% per ridurre la necessità di correzioni a breve termine.
    • LTFT è salvato in memoria non volatile, quindi non si azzera quando il motore si spegne.

Funzionamento della ECU in Diverse Condizioni

  • Modalità Closed-Loop:
    • Attiva a bassi carichi, minimo e crociera.
    • L’ECU mantiene un rapporto stoichiometrico (14.7:1 per benzina) per ridurre le emissioni.
    • Per il corretto funzionamento del catalizzatore, la ECU oscilla leggermente tra valori più magri e più ricchi.
  • Modalità Open-Loop:
    • Attivata quando il motore richiede massima potenza.
    • L’ECU ignora i sensori O₂ e regola il carburante solo tramite le mappe di iniezione.
    • In fase di tuning, si lavora principalmente sulla gestione in open-loop.

Effetti dei Fuel Trims sul Tuning

  • Closed-loop trims possono fornire informazioni utili sulla calibrazione di:
    • MAF scaling.
    • Injector scaling.
    • Volumetric Efficiency (VE) table.
  • Se i parametri sono corretti, le correzioni dovrebbero rimanere vicine a zero.
  • Se gli STFT e LTFT superano ±5%, significa che la calibrazione deve essere migliorata.

Rischio dei Long-Term Fuel Trims sul Tuning Open-Loop

  • LTFT può influenzare il funzionamento in open-loop, poiché spesso non si azzera immediatamente.
  • Se la ECU ha compensato in closed-loop, le correzioni LTFT rimarranno attive anche in open-loop.
  • Questo può portare a deviazioni dell’AFR dopo il tuning, perché i LTFT possono impiegare giorni o ore per aggiornarsi.
  • Soluzione consigliata: disabilitare i LTFT e usare solo gli STFT durante il funzionamento in closed-loop.

Conclusione

Il tuning deve tenere conto dell’effetto dei fuel trims per evitare problemi a lungo termine.

La modalità closed-loop aiuta a mantenere un AFR corretto e ridurre emissioni.

La modalità open-loop è fondamentale per le prestazioni ed è il focus principale del tuning.

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Potenziali rischi

Durante la rimappatura del motore, esiste il rischio di danneggiarlo, ma nel caso del reflashing della ECU, c’è un ulteriore pericolo: un errore di processo che può rendere la centralina inutilizzabile, richiedendone la sostituzione, anche molto costosa.

Le situazioni di rischio includono:

  • Bassa tensione della batteria durante il reflashing.
  • Disconnessione dell’interfaccia prima del completamento del processo.
  • Guasto o spegnimento improvviso del laptop.

Quando l’ECU non risponde più si dice in jergo “to brick” ovvero diventa un mattone inutile, a volte è possibile recuperarla con un nuovo tentativo di reflashing. Tuttavia, è preferibile evitare il problema adottando misure preventive:

  1. Seguire attentamente le istruzioni del software di reflashing, poiché ogni produttore può avere procedure specifiche.
  2. Assicurarsi che il laptop sia carico e, se possibile, collegarlo alla rete elettrica durante l’operazione. Tuttavia, alcuni software (come HP Tuners) sconsigliano l’uso della corrente di rete per evitare differenze di tensione che potrebbero danneggiare la ECU.
  3. Monitorare la tensione della batteria dell’auto, specialmente se il processo dura più di due minuti o se dispositivi come le ventole di raffreddamento si attivano. Se necessario, usare un caricabaterie stabilizato ad alta corrente 100 – 150 amp per mantenere la tensione stabile, il ripple della tensione sotto sforzo idealmente deve essere minimo, questo comporta la necessita di un caricabaterie relativamente costoso.

Anche se il danneggiamento di una ECU è un rischio concreto, con le giuste precauzioni è possibile evitarlo.

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Minimo indispensabile per rimappare

Il processo di reflashing di una ECU di serie richiede un pacchetto specifico composto da un’interfaccia software per la modifica delle impostazioni e il monitoraggio dei parametri, e un’interfaccia hardware che collega il computer alla porta OBD dell’auto.
I pacchetti di reflashing commerciali monetizzano l’operazione in due modi principali:
Sistema a crediti – Ogni auto richiede crediti acquistabili online (es. HP Tuners, EFILive, EcuTek).
Modulo hardware dedicato – Ogni veicolo necessita di un dispositivo fisico per la gestione della mappatura (es. COBB, SCT), soluzione più costosa ma con vantaggi per il proprietario, come la possibilità di cancellare codici errore o cambiare mappa.


Non esiste un software universale per tutte le ECU, quindi chi lavora con molte auto deve investire in più pacchetti e imparare ad usarli. Per le officine, è essenziale valutare la domanda locale prima di acquistare strumenti costosi.

Gli strumenti necessari includono:
Laptop Windows con almeno tre porte USB e un SSD per maggiore resistenza alle vibrazioni.
Wideband air/fuel ratio meter per monitorare la miscela aria-carburante, utile sia in versione fissa per auto personali che in versione portatile per uso professionale.
Sistema di rilevamento del knock per identificare eventuali battiti in testa. Sebbene molte ECU moderne abbiano un sistema integrato, è consigliato verificarne l’affidabilità con un rilevatore audio esterno.

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Modifica della ECU: Aftermarket vs. Reflashing

Tradizionalmente, per ottimizzare la mappatura di un motore, si sostituiva la ECU di fabbrica con una centralina aftermarket programmabile.

Queste possono essere di due tipi:

Plug-and-play, che si collega al cablaggio originale e utilizza i sensori di fabbrica.

Universale, che viene cablata direttamente da noi ai sensori/attuatori del motore.

Entrambe le opzioni permettono un controllo totale sui parametri di tuning, con regolazioni in tempo reale tramite software su laptop.

Problematiche con le ECU Aftermarket

    Le auto moderne sono sempre più complesse e gestite da più centraline (ECU multiple) per il controllo di motore, cambio, ABS, controllo di trazione, climatizzatore e cruscotto.
    Queste ECU comunicano tra loro e dipendono dai dati inviati dalla centralina motore originale. Sostituire questa ECU con una aftermarket può interrompere questo flusso di dati, causando malfunzionamenti in altre parti dell’auto.

    Reflashing: un’alternativa efficace

    A partire dagli anni 2000, un’alternativa sempre più utilizzata è la modifica delle mappe della ECU di fabbrica, un processo noto come reflashing o flash tuning.

    Il reflashing consiste in:

    1. Scaricare i dati grezzi dalla ECU originale tramite la porta OBD2.
    2. Modificare le mappe necessarie usando un software dedicato.
    3. Caricare la nuova mappatura nella ECU.

    Vantaggi del Reflashing

    • Economico: Non serve acquistare una centralina aftermarket.
    • Perfetta integrazione: La ECU originale è progettata specificamente per quel motore, garantendo una gestione ottimale.
    • Affidabilità: Mantiene intatta la comunicazione tra le ECU del veicolo, evitando problemi di compatibilità.

    Come funziona la modifica delle mappe?

    Quando si scarica il contenuto della ECU, si ottiene un file ROM esadecimale grezzo, che da solo è illeggibile. Per modificarlo, serve:

    • Un software di tuning, che permette di visualizzare e modificare le mappe.
    • Un file di definizione, che indica dove si trovano le mappe all’interno della ROM e le dimensioni delle tabelle.

    Il file di definizione è essenziale per individuare correttamente i dati e poter effettuare modifiche alla mappatura.
    Senza di esso, identificare le mappe in un file esadecimale è un processo molto complesso che puo richiedere mesi di lavoro.

    Una volta individuate le mappe, il tuner ha la libertà totale di apportare le modifiche necessarie per ottimizzare le prestazioni del motore.

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    Carburante e numero di ottano

    Diversi fattori influenzano la probabilità che un motore subisca il knock, ma uno dei più importanti è il numero di ottano del carburante. Questo valore misura la capacità del carburante di resistere alla detonazione: più è alto, meglio è.

    Il knock si verifica quando il calore nella camera di combustione diventa eccessivo e supera il punto di autoaccensione del carburante, causando la combustione spontanea della miscela aria-carburante. Un carburante con un numero di ottano più elevato ha un punto di autoaccensione più alto ed è quindi meno soggetto al knock.

    Per i motori ad alte prestazioni, è sempre consigliabile utilizzare il carburante con il numero di ottano più alto disponibile, per massimizzare sia la potenza che la sicurezza del motore. Tuttavia, anche i migliori carburanti da pompa possono limitare la potenza massima ottenibile, specialmente nei motori turbo o sovralimentati.

    Carburanti da corsa

    Per i motori da competizione, è possibile utilizzare carburanti speciali da gara, come il VP Q16, che offre un numero di ottano superiore a 120 e permette di raggiungere pressioni di sovralimentazione superiori a 40 PSI con minori rischi di detonazione. Confrontato con i carburanti da pompa, un carburante da gara può aumentare la potenza del motore dal 50% al 100%. Tuttavia, il costo è elevato e ne limita l’uso principalmente a gare di breve durata, come le competizioni di drag racing.

    Carburanti a base di etanolo

    Negli ultimi anni, carburanti come E-85 (85% etanolo, 15% benzina) sono diventati comuni e offrono prestazioni simili ai carburanti da corsa, ma a costi decisamente inferiori. Tuttavia, l’uso di etanolo comporta alcune sfide:

    • Per ottenere la stessa potenza rispetto alla benzina tradizionale, è necessario fornire circa il 35-40% in più di carburante. Questo spesso richiede iniettori e pompe del carburante più grandi.
    • L’etanolo assorbe l’umidità dall’aria, il che può causare corrosione nei componenti del sistema di alimentazione se l’auto rimane ferma per lunghi periodi.

    Indipendentemente dal carburante scelto, è fondamentale comprenderne l’impatto sulle prestazioni del motore. L’errore più pericoloso è tarare il motore per un carburante ad alto numero di ottano e poi utilizzarne uno con ottano inferiore, poiché questo può portare rapidamente alla detonazione e a gravi danni al motore.

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    Ascoltare il Knock

    Sebbene il sistema di rilevamento del knock dell’ECU possa essere molto efficace, non è sempre affidabile, soprattutto quando il motore è stato modificato. Per questo motivo, si raccomanda l’uso di sistemi di rilevamento audio del knock durante la fase di tuning, in modo che il tecnico possa confermare direttamente la presenza della detonazione.

    I sistemi di rilevamento audio del knock sono dispositivi indipendenti dall’ECU e vengono generalmente installati temporaneamente durante la calibrazione del motore. Il sistema è composto da:

    1. Un sensore di knock – un sensore piezoelettrico fissato al blocco motore, che converte le vibrazioni in un segnale elettrico.
    2. Un processore di segnale digitale (DSP) – necessario per filtrare il rumore di fondo generato dal normale funzionamento del motore e concentrarsi sulle frequenze specifiche in cui si verifica il knock.
    3. Cuffie per l’ascolto – consentono al tecnico di udire il knock distinguendolo dal normale rumore meccanico del motore.

    Un sistema di rilevamento audio di alta qualità è uno strumento essenziale per la messa a punto del motore. Oltre a confermare la presenza del knock, può essere utilizzato per verificare il corretto funzionamento del sistema di rilevamento dell’ECU.